mercoledì 12 gennaio 2011

Approvato il Piano di Governo del Territorio (PGT) di Mediglia

Intervento in Consiglio Comunale

Capogruppo: Pierangelo Avanzi

Adozione del Piano di Governo del Territorio (PGT) di Mediglia

L’atto formale di adozione del Piano di Governo del Territorio è un passaggio importante della vita amministrativa del nostro Comune. Esso necessita di qualche commento per essere inquadrato nella giusta prospettiva a beneficio dei cittadini che hanno il diritto di comprenderne tutte le implicazioni e la consistenza.

Sarà così anche chiaro, una volta di più, come e perché il Gruppo Consiliare de La Fenice abbia deciso di fornire il proprio sostegno a una Giunta tecnica per l’espletamento di una serie di obblighi tra i quali, appunto, il varo del PGT.

Per comprendere bene come stanno le cose, va precisato innanzi tutto che il Governo del Territorio è l’insieme dei processi e delle decisioni amministrative che hanno il maggior impatto sulla qualità della vita dei residenti.

Questo processo riguarda tutti i livelli istituzionali locali: la Regione Lombardia, la Provincia di Milano e il Comune di Mediglia.

La Legge Regionale n. 12 dell’11 marzo 2005, quasi sei anni fa, stabiliva quali erano i ruoli e le responsabilità di tutti i livelli istituzionali coinvolti nel processo.

La Regione Lombardia doveva produrre il Piano Territoriale Regionale o PTR, contenente, tra l’altro, le linee guida da applicare su tutto il territorio regionale, il Piano Paesaggistico e l’indicazione degli Strumenti Operativi.

Il PTR è stato prodotto dalla Regione nel dicembre 2007.

La Provincia di Milano doveva produrre il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale o PTCP, con il quale i precedenti documenti dovevano essere adeguati alle prescrizioni della Legge Regionale 12/05. Il PTCP comprende, tra l’altro, l’analisi del sistema paesistico, del sistema agricolo, del sistema infrastrutturale per la mobilità, del sistema insediativo, e dei progetti speciali.

Il PTCP è stato pubblicato dalla Provincia di Milano nel gennaio 2008.

Senza dimenticare i vincoli già posti in essere dal Parco Sud, al Comune di Mediglia correva quindi l’obbligo di approvare l’atto di sua competenza stabilito dalla Legge Regionale n. 12 del 2005, ossia il Piano di Governo del Territorio o PGT.

Ricordo a beneficio di chi ci ascolta che si tratta di un Atto complesso che include: il documento di Piano, il Piano dei Servizi e il Piano delle Regole, la cui approvazione è condizione “sine qua non” per poter approvare i conseguenti Piani Attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale.

In definitiva, un atto la cui approvazione non poteva essere ulteriormente procrastinata.

Per un motivo essenziale: nel corso degli anni in Italia si è consolidato un perverso meccanismo che obbliga gli Enti Locali, in particolare i Comuni, a ricavare una parte importante delle risorse finanziarie di cui hanno necessità con entrate garantite dall’operosità dei privati attivi sui territori comunali.

Questo processo va sicuramente gestito con una visione ampia e di lungo termine allo scopo di valorizzare il territorio ed evitare di sventrarlo per rimpinguare le casse comunali.

Ma è un processo del quale, allo stato delle cose, non si può fare a meno.

Per questi motivi oggi riteniamo che l’approvazione del PGT vada salutata con favore in quanto consentirà al Comune di Mediglia di finanziare una serie di importanti opere pubbliche evitando di sforare il Patto di Stabilità finanziaria.

Certo, il PGT che andiamo ad approvare contiene ancora numerose criticità irrisolte o da perfezionare, come ad esempio l’assetto dell’area di Robbiano che a nostro giudizio risulta essere ancora troppo vicina all’importante complesso industriale della MAPEI e manca una precisa individuazione di aree destinate al produttivo artigianale; ma questo è un PGT, che contiene anche alcune iniziative come quelle relative al centro di Mediglia, intesa come frazione, che è un vero punto di svolta, in quanto consentirà all’Amministrazione Comunale l’avvio di un percorso di appropriazione di alcuni beni di elevato valore architettonico.

Ma non basta! Oltre a fermare il degrado e lo sventramento del territorio, è necessario anche porre in essere forti azioni mirate al recupero dei danni passati: quindi interventi di bonifica e di recupero di aree dismesse, inquinate o di cave come anche vi è la possibilità conferita ai centri agricoli di poter trasformare parte della destinazione produttiva in commerciale di piccolo calibro per la commercializzazione di prodotti locali affini al sistema della filiera corta.

Inserendo in un sistema più complesso e articolato di carattere economico-culturale attività agricole produttive e commerciali, beni di pregio storico e culturale abbinati a luoghi per lo svolgimento di attività ricreative per il tempo libero, messi in relazione fra di loro attraverso un sistema di mobilità compatibile con il territorio, darebbe frutto ad una ulteriore risorsa per il nostro comune che al contempo permetterebbe una migliore fruizione dei servizi esistenti andando ad esprimere un concetto fondamentale di mobilità dei cittadini verso i servizi sul proprio territorio e non al contrario di realizzare nuovi infrastrutture sottocasa di ognuno con continuo dispendio di risorse.

C’è ancora molto da lavorare per sviluppare in progetti tutti i principi qualificanti del PGT: da un lato sarà necessario fare uno sforzo ulteriore per fermare i processi di degrado del territorio. Non solo uno stop netto e deciso agli insediamenti selvaggi, sia civili che industriali, non solo stop definitivo agli impianti di trattamento rifiuti sul nostro territorio, ma anche, costruttivamente, l’avvio di progetti in chiave ecologica.

Quindi si dovrà dare avvio alla realizzazione di un progetto consortile con i comuni confinanti per l’attuazione di un piano zero-rifiuti, da dove poter attingere nuove risorse economiche per gli Enti nel pieno rispetto dell’ambiente, in autogestione dei propri rifiuti, e che dia anche la possibilità di occupazione grazie ad attività di selezione e riciclo dei materiali.

La Giunta Tecnica che sosteniamo ha ereditato dalla precedente amministrazione un documento di PGT che era fondato, e non poteva essere diversamente, sugli ineccepibili principi dettati dalla Legge Regionale 12/05.

Il modo con il quale tali principi erano stati declinati in interventi sul territorio dalla precedente maggioranza, era al contrario fortemente discutibile; l’impressione che abbiamo tratto dalla lettura del PGT che avevamo ereditato, era di una serie di interventi del tutto destrutturati, privi di una logica unificatrice, e del tutto avulsi dai principi ispiratori del Piano.

Erano del tutto incomprensibili alcuni concetti e logiche di sviluppo armonico urbanistico ora declinati.

Abbiamo fatto il possibile per razionalizzarli e ricondurli a un livello accettabile di integrazione e di funzionalità.

Siamo solo parzialmente soddisfatti del risultato sin qui conseguito. Siamo consci che interventi ulteriori sul PGT che stiamo valutando saranno non solo necessari, ma inevitabili.

Ma siamo altrettanto convinti che in questa versione che stiamo adottando, questo PGT abbia qualcosa di più dei requisiti minimi richiesti da un buon Piano di Governo del Territorio.

Quindi non mi limiterei a dire che questo PGT è la fotocopia di quello proposto di chi ci ha preceduto, direi che solo nella parvenza, se visto fine a se stesso, potrebbe sembrare e dire poco o niente di diverso, ma non di contro nei suoi principi ispiratori che portano ad obbiettivi finali completamente diversi.

E’ fatto d’obbligo che coloro, politici e tecnici, che nel futuro avranno l’onere e l’onore di amministrare questo comune, nell’accingersi ad applicare questo strumento urbanistico, lo facciano ispirandosi a questi principi ispiratori con il dovuto raziocinio nell’estremo interesse dell’Ente che rappresentano.

Il territorio offre molteplici vie alternative, sta agli uomini seguirne i percorsi, interpretandone al meglio i giusti principi ispiratori per operare le giuste scelte.

Unendo a questa valutazione, quelle di natura finanziaria per l’avvio di alcune importanti opere pubbliche, la considerazione che sarà così possibile approvare i Piani Attuativi e gli atti di programmazione negoziata con valenza territoriale, e il rispetto dei tempi indicati dal Legislatore Regionale, riteniamo di aver fatto una buona scelta amministrativa nell’interesse dei cittadini di Mediglia.

Nessun commento: