Mi viene da interrogarmi sulla reale comprensione, da parte di alcuni cittadini di Mediglia, di quelli che sono intervenuti di recente con critiche qualunquiste ad alzo zero anche nei miei confronti, se costoro abbiano o meno idea di cosa sia una amministrazione pubblica e di cosa significhi fare l'amministratore di un Comune, di come funzionano i suoi organismi. Costoro hanno una minima idea di cosa significhi una commissione consiliare con tutte le sue implicazioni del caso?
Il Comitato Cittadini ha ovviamente ogni il diritto di esistere e manifestare ciò che vuole e nella maniera che più ritiene opportuna. Tuttavia, a mio giudizio, da un punto di vista strettamente istituzionale, il suo ruolo non può essere rapportato a quello di un organo amministrativo eletto quale è ad esempio un gruppo consiliare o addirittura una commissione.
E questo vale per ogni Movimento, incluso quello de La Fenice.
A suo tempo il Comitato è stato ricevuto dalla Commissione; in quella riunione si era anche concordata la strategia da attuare, strategia che prevedeva un ruolo diretto del Comitato nel coagulare e mettere insieme gli eventuali contributi di tutte le altre associazioni e movimenti presenti nel territorio, anche nei comuni vicini, interessate a sostenere la lotta contro il gassificatore.
Non abbiamo avuto più notizie sull'argomento. Magari anche in parte per responsabilità delle Amministrazioni comunali del circondario che non si sono dimostrate troppo solerti nel segnalare associazioni disponibili ad accostarsi al Comitato medigliaese e disponibili a costituirsi come parte civile al fianco degli Enti pubblici contro il ricorso presentato avanti il TAR da MSE. Ma forse non solo per questo motivo.
Ribadisco che il Comitato ha una sua importante valenza come momento di aggregazione di persone che condivide delle idee, che rileva delle difficoltà e le manifesta attraverso gli stumenti a sua disposizione, come del resto fa anche il movimento civico della Fenice per Mediglia, e altre entità attive sul territorio.
Sulla base di questa premessa, continuare a sostenere che il Presidente della Commissione "non vuole il Comitato" è una grossa banalità oltre che una immane sciocchezza. Lo è almeno per due semplici motivi:
1 - nella Commissione si decide a maggioranza e se i membri della medesima ne fanno espressa richiesta, solo allora si può convocare la Commissione;
se si decide di convocare il Comitato è necessario che lo stesso venga a riferire su argomenti di interesse della Commissione; lo dico con grande rispetto. Ma certamente la Commissione non può occuparsi delle manifestazioni di piazza che pur sempre hanno una loro funzionalità, ma comprendete bene che rimangono su un altro piano di valutazione;
2 - se il Comitato ha qualche proposta che ritiene possa essere valutata dalla Commissione, non bisogna fare altro che richiedere al sottoscritto di essere ricevuti e ascoltati, anche di fronte all'esigenza di avere aggiornamenti nel merito per quel che ci è concesso sapere.
Per concludere una nota dolente, fatta emergere dal fatto che negli ultimi tempi, del tutto lecitamente, il Comitato ha scelto di scendere in campo per la tornata elettorale: in seguito a questa decisione abbiamo assistito a numerosi interventi destrutturati, fatti come per sparare nel mucchio, forse presumendo si tratti di una strategia che potrebbe "pagare" in sede elettorale. Comunque sia resta il fatto che se il Comitato riuscirà nel farsi attribuire l'onere di condurre l'amministrazione medigliese, dovrà fare i conti, nel nuovo ruolo istituzionale, con la responsabilità dei bisogni e delle aspettative di 12000 abitanti, dovendo affrontare e risolvere problemi che vanno anche al di là dai rifiuti, del gassificatore, etc...
E A VOLTE CIO' CHE SEMBRA, O CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE SIA, NON CORRISPONDE A CIO' CHE E'... prima di giudicare, bisogna necessariamente confrontarsi con le persone... io certe persone che stanno muovendo critiche nei mie confronti non so neppure che faccia abbiano... Tanto vi dovevo - Pierangelo Avanzi