domenica 31 gennaio 2010

UNA STRANA MAIL

Ho ricevuto nei giorni scorsi una mail dal sig. BACCINELLI, responsabile della Gazzetta del Sud Milano che per correttezza riporto integralmente nel seguito:

"buongiorno, scusate ma perchè non mettete anche i nostri articoli nella rassegna sulla crisi di mediglia? mi pare di aver dato un contributo più che onesto all'informazione sulla vicenda...
(vedi allegati)

cordialmente
Baccinelli"


Scusandomi per il ritardo nel fornire una risposta causa impedimenti tecnici, voglio chiarire in via definitiva che la Fenice, a differenza dell'ex vicesindaco di Mediglia, non ha obblighi contrattuali o morali o di qualsivoglia altro genere con nessuna testata giornalistica e tantomeno con singoli operatori del settore. Nè quello di redigere una "rassegna stampa" degli articoli pubblicati e riguardanti la crisi dell'Amministrazione di Mediglia.
Considerato inoltre che non ho mai avuto il piacere di conoscere il sig. Baccinelli, aggiungo che, se nel prossimo futuro riterremo gli articoli del sig. Baccinelli, come quelli di un qualsiasi altro giornalista, interessanti e funzionali agli scopi che si prefigge il nostro Movimento, non avremo controindicazioni ad utilizzarli a scopi informativi per una giusta causa e per il bene comune del nostro paese.

Maurizio Carioni
Coordinatore e legale rappresentante del Movimento Civico de "La Fenice per Mediglia"

martedì 26 gennaio 2010

IL CITTADINO 26/01/2010 Mediglia, crisi aperta:

Ecco a voi l'ultimo articolo uscito sul quotidiano " IL CITTADINO " oggi 26.1.2010 sulla crisi che stà colpendo il nostro comune.

Buona lettura

cittadino 26.01.10

lunedì 25 gennaio 2010

LICENZIATO IL VICESINDACO PAOLO BIANCHI E TUTTA LA GIUNTA TARGATA COMUNIONE E LIBERAZIONE

Il fallito “Golpe medigliese” tentato da alcuni Consiglieri Comunali di Maggioranza capitanato dall’ormai ex-Vicesindaco Paolo Bianchi si è rivelato un autentico boomerang che ha finito per mandare a casa tutti i rivoltosi che inutilmente avevano cercato di far cadere il Sindaco di Mediglia - Carla Andena. La riscossa del Sindaco non si è fatta attendere: nella giornata di venerdì il primo cittadino ha provveduto a ritirare tutte le deleghe affidate al Vicesindaco e agli altri assessori in carica.

Le motivazioni del tentato “Golpe” sarebbero da individuare, secondo l’ormai ex-vicesindaco, nell’immobilismo del Sindaco e nei conseguenti ritardi nella realizzazione del programma elettorale.

Registriamo con favore che, per una volta, l’ex Vicesindaco abbia avuto il coraggio e la modestia di ammettere il totale fallimento di questa Amministrazione che (mal)governa il Comune di Mediglia da più di otto anni, dando ragione ai Gruppi di opposizione della Fenice, del Partito Democratico e di Sinistra per Mediglia che non più tardi di due mesi fa avevano proposto agli stessi golpisti di sottoscrivere una mozione per verificare in sede Consiliare la fiducia al Sindaco ed al suo esecutivo.

I nodi più scabrosi stanno venendo tutti al pettine e costoro sanno bene che non è più tempo di alibi e che i Cittadini di Mediglia, come hanno dimostrato in maniera civile nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale aperto, non sono più disponibili a farsi prendere per i fondelli da questi praticoni prestati alla politica.

Questi nodi, generati dall’incapacità congenita della maggioranza di occuparsi degli interessi della cittadinanza medigliese, incombono oggi come macigni e costituiranno un grave handicap per la prossima nuova maggioranza. Almeno tre meritano la citazione:

1. Il sito rifiuti di Bustighera: il progetto di gassificatore forse non verrà autorizzato dalla Regione e dalla Provincia, ma la MSE ha già aperto il cantiere per la costruzione dell’impianto di compostaggio, sul quale gravano una serie di ricorsi in varie sedi. Con l’accordo transattivo del luglio 2009 l’Amministrazione ha incamerato ingenti cifre in conto anticipazione da Manlio Cerroni e si è legata mani e piedi a questo discutibile imprenditore. Quei soldi dovranno essere restituiti con gli interessi, come lo stesso Cerroni ha formalmente minacciato. Inoltre, grazie ai reazionari di palazzo, i medigliesi correranno anche il rischio di vedersi nell’immediato futuro una gestione amministrativa in regime di commissariamento con tutte le controindicazioni del caso che a nostro giudizio è un rischio che non ci si può permettere di assumere, considerando anche le dichiarazioni rilasciate dal Presidente della Provincia, laddove in quel sito l’impiego di tecnologie alternative di incenerimento non sono del tutto escludibili.

2. Il bilancio comunale: per anni è stato improntato, con miopia, sui proventi dell’impianto e dei nuovi progetti, ieri il compostaggio, oggi il gassificatore, del sito di Bustighera. Oltre il 10% del bilancio è stato finanziato da questi proventi. Per “rimediare” al venir meno di queste entrate l’Amministrazione non ha saputo fare di meglio che aumentare del 34% la tassa sui rifiuti, che non era stata ridotta quando invece quegli introiti venivano incamerati. Tutto ciò in barba alle facinorose dichiarazioni rilasciate dall’ ex vicesindaco, il quale dimentica che poco più di 2 mesi fa è stato egli stesso uno dei firmatari della mozione che chiede per il 2010 la rottura del “patto di stabilità”! Di conseguenza, grazie all’immobilismo della giunta tutta di cui anch’egli fa parte, e rifiutandosi di ricorrere alle risorse finanziarie disponibili a livello regionale per alleviare queste situazioni come aveva suggerito la minoranza, si sono tranquillamente accettati una serie di gravami sull’autonomia gestionale del Comune. Ma allo stesso tempo, a spese dei cittadini, si pagano generosissimi stipendi a un Direttore Generale del Comune di cui non si sente proprio la necessità e si devolvono pingui onorari, a consulenti che di fatto stanno orchestrando una sorta di pre-campagna elettorale in favore dell’ex Vicesindaco.

3. Il Piano di Governo del Territorio-PGT: la proposta del PGT di cui abbiamo preso visione è una vera indecenza. Nessuna visione strategica sulla valorizzazione del territorio, interventi a macchia di leopardo che non rispondono a nessun evidente criterio logico. Un vero incubo per chiunque, anche non addetto ai lavori, abbia solo un po’ di conoscenza della realtà e dei problemi del territorio medigliese. Nessun cenno ai molti e ormai indifferibili interventi di bonifica: dal sito rifiuti di Bustighera, alla Ca’ del Lambro, alla cava di Robbiano e via dicendo. Nessun cenno a politiche di concertazione con i Comuni vicini al fine di individuare soluzioni su scala adeguata ai molti problemi in materia di servizi. Nessuna idea su cosa si possa e si debba valorizzare nell’immenso patrimonio ambientale e culturale del Comune.

E con tutti questi problemi da affrontare, con le casse comunali ormai quasi all’asciutto avendo dilapidato la cospicua dote lasciata dall’Amministrazione Mannucci, l’ex Vicesindaco non trova di meglio che continuare nei suoi demagogici proclami su una stampa troppo amica, dichiarando la disponibilità di milioni di euro da spendere in servizi che sarebbero stati congelati dall’immobilismo del Sindaco Andena. Costei, probabilmente, non passerà alla storia come il miglior Sindaco che Mediglia abbia mai avuto, ma i suoi amministratori, quasi sicuramente, lo saranno per essere stati i peggiori a memoria d’uomo.

venerdì 22 gennaio 2010

ARTICOLO DEL QUOTIDIANO IL GIORNO DEL 19 GENNAIO 2010

TENTATIVO DI AUTO-RIBALTONE DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE DI CENTRO-DESTRA AL COMUNE DI MEDIGLIA

L'articolo allegato è comparso sul quotidiano nazionale IL GIORNO lo scorso martedì 19 gennaio a firma di un informatissmo Cesare Mannucci. La notizia era naturalmente circolata tra gli addetti ai lavori già da venerdì scorso, anche per i maldestri tentativi posti in essere per ottenere sottobanco le dimissioni di alcuni consiglieri di minoranza, con approcci destrutturati al limite del delirante, che naturalmente sono miseramente falliti. Così come è miseramente fallito l'obiettivo di "costringere" il Sindaco Carla Andena e alcuni suoi fedelissimi a sottostare al Dicktat di Comunione e Liberazione e di Alleanza Nazionale. Inutile interrogarsi per ora sulle motivazioni di questo gesto estremo. Alla luce di quanto avvenuto ieri sera durante il Consiglio Comunale aperto nel corso del quale la maggioranza consiliare ha dovuto patire un vero calvario di fronte alle argomentate rimostranze della giustamente incazzata cittadinanza medigliese, possiamo solo ipotizzare che costoro hanno ben chiaro di non essere più in condizione di assolvere ai gravi compiti che hanno di fronte. Ossia che i prossimi passaggi in Consiglio Comunale del Piano di Governo del Territorio e del Bilancio saranno così problematici e irti di ostacoli da aver tentato la mossa disperata dell'azzeramento immediato e dell'aggancio alle imminenti elezioni Regionali per lucrare di un ipotetico effetto-traino. Il che significa una sola cosa: che questi signori non sono più nemmeno alla frutta; hanno già preso il caffè e, qualcuno, anche più di un ammazzacaffè. E non dimentichiamoci che poco tempo fa nessuno della Maggioranza si è sentito di sottoscrivere la mozione proposta unitariamente dalle opposizioni per portare alla discussione in Consiglio Comunale dell'operato del Sindaco e per, eventualmente, sfiduciarlo.Ciò che non si ha avuto il coraggio di fare alla luce del sole si è cercato di perseguirlo con uno squallido giochetto sotterraneo al quale per fortuna le opposizioni e la parte più responsabile della maggioranza si sono opposti con efficacia e determinazione. Dispiace che il Presidente Podestà abbia abbandonato il Consiglio Comunale aperto quasi subito con la discutibile scusa di non essere venuto ad ascoltare comizi. Purtroppo il Presidente Podestà non è stato probabilmente correttamente informato sulla situazione di Mediglia ed è rimasto "vittima" di chi gli ha fatto credere che sarebbe stata una passerella con ovazioni e lanci di fiori per il no (non ancora ratificato in atti ufficiali) della Provincia al progetto del gassificatore. Speriamo che l'accaduto lo spinga a riflettere e ad informarsi ricorrendo a persone affidabili sul reale stato delle cose.

martedì 19 gennaio 2010

IL PIFFERAIO

Per tre giorni andò suonando dolci melodie, per vie e sentieri, mostrando il piffero: com'era bello, com'era lucido, com'era ricamato e variopinto.
Incantò dei topini che si misero in fila, chi pensando d'andare verso luoghi meravigliosi, chi pensando a succulenti bocconi di gruviera.
Nella notte il pifferaio inciampò, il piffero cadde e si ruppe in pezzi...sarà in grado il pifferaio d'incollare tutti i pezzi, partendo dalla bocchetta, in modo tale che non si vedano i segni di rottura?

IL 14 GENNAIO in REGIONE - CONFERENZA DEI SERVIZI SUL GASSIFICATORE DI MEDIGLIA - LUCI E OMBRE

Il 14 Gennaio scorso si è tenuta presso la Regione Lombardia la prima riunione della Conferenza dei Servizi per i procedimenti aperti per l’iter autorizzativo del progetto di gassificatore di Bustighera di Mediglia presentato dalla Mediglia Servizi Ecologici.

La Conferenza dei Servizi è lo strumento indicato dalla legge per consentire di raccogliere in modo contestuale i pareri di tutti i soggetti istituzionali che hanno interessi da tutelare.
Si ricorda che i procedimenti autorizzativi aperti da Manlio Cerroni sono due: quello di VIA (valutazione impatto ambientale), di responsabilità della Regione Lombardia e quello di AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) di responsabilità della Provincia di Milano.

La riunione del 14 è stata costituita sia ai fini della procedura di VIA sia di quella di AIA.

Erano presenti, oltre alla società proponente (in forze con circa 20 persone), i dipartimenti interessati della Regione e della Provincia, il Comune di Mediglia, i rappresentanti di tutti i Comuni confinanti (ad esclusione di San Donato Milanese), l’ARPA (Agenzia Regionale Protezione Ambientale), il Movimento Civico de “La Fenice per Mediglia” con il proprio coordinatore Maurizio Carioni e il Consigliere Comunale Cuomo, e il Comitato dei Cittadini. In tutto una sessantina di persone.

Il funzionario della Regione che presiedeva l’evento ha chiarito che si trattava di una conferenza preliminare di presentazione dello Studio di Impatto ambientale da parte della M.S.E.
Le prime due ore della riunione sono quindi state dedicate alla presentazione dell’impianto. I tecnici della M.S.E. hanno ribadito quanto già illustrato nell’assemblea tenuta presso la Palestra della Scuola di Bustighera l’anno scorso, sottolineando con particolare enfasi l'orientamento "spinto" dell'impianto per la produzione di energia elettrica (DIMENTICANDOSI CHE I RENDIMENTI ELETTRICI DA ESSI STESSI DICHIARATI SOLO CIRCA LA META' DI QUELLI RICHIESTI DALLA NORMATIVA VIGENTE PER QUESTO TIPO DI IMPIANTI)!!!. E sorvolando pietosamente sul fatto che questi impianti si reggono economicamente solo perchè la legge italiana ha loro concesso di vendere l'energia elettrica prodotta a più del triplo del normale (paghiamo noi in bolletta naturalmente!) e che questa concessione è stata giudicata ILLEGGITTIMA dalla Commissione Europea che ha aperto più di una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia!!

Ciò premsso, alcune affermazioni della M.S.E. meritano una particolare attenzione, per il loro significato e per le loro implicazioni: un progettista della M.S.E. si è domandato con meraviglia perché si sia contrari a un gassificatore collocato all’interno del Parco Agricolo Sud Milano, quando, con l’approvazione dell’impianto di compostaggio nel 2006 un’area enorme del Parco era di fatto già stata destinata ad uso industriale.
Si ricorda che l’autorizzazione dell’impianto di compostaggio ha spianato la strada alla presentazione del progetto di gassificatore che in caso contrario sarebbe stato improponibile. E si ricorda anche che quell’autorizzazione, concessa quasi di nascosto tenendone accuratamente all’oscuro la cittadinanza di Mediglia e dei comuni confinanti, era probabilmente illegittima (ma non fu possibile fare ricorso al TAR perché se ne venne a conoscenza a termini scaduti) e forse era anche qualcosa di peggio (a questo scopo è stato presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica di Lodi). In ogni caso la sua validità è ampiamente scaduta nonostante l’Amministrazione di Mediglia abbia continuato a sostenerne la validità, ANCHE DOPO LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO DEL GASSIFICATORE (su questo è pendente un ricorso al TAR della Lombardia).

Nonostante tutto ciò il tecnico della M.S.E. HA COMUNICATO NELLA RIUNIONE DEL 14 GENNAIO CHE LA M.S.E. APRIRA’ IL CANTIERE PER LA COSTRUZIONE DELL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO IL GIORNO 22 GENNAIO P.V., AVENDONE DATO COMUNICAZIONE AL CUMUNE DI MEDIGLIA NEL MESE DI DICEMBRE 2009.
NATURALMENTE NESSUN CITTADINO DI MEDIGLIA E’ INFORMATO DI QUESTO EVENTO, TRANNE OVVIAMENTE LA SOLITA COMBRICCOLA DEGLI AMMINISTRATORI, DEGLI ADDETTI AI LAVORI E DEI LORO PORTABORSE!!!!!

Ritornando alla Conferenza dei Servizi, dopo l’esposizione del progetto da parte della M.S.E., la parola è passata alle Istituzioni. TUTTI, SENZA ECCCEZIONI, SI SONO ESPRESSI, CON ENFASI E MODALITA’ DIVERSE, CONTRO IL PROGETTO DI GASSIFICATORE.
La stragrande maggioranza delle motivazioni sottoposte a giustificazione della contrarietà al progetto erano già state elaborate nel Documento di Risposta presentato dal Movimento de “La Fenice per Mediglia” nei 60 giorni successivi alla comparsa dell’annuncio di Manlio Cerroni sul Corriere della Sera il 30 dicembre 2008.
Il NO al gassificatore è stato quindi sostenuto da motivazioni molto più profonde, analitiche e pertinenti delle generiche considerazioni buttate giù all’ultimo momento dall’Amministrazione Comunale di Mediglia e allegate alla Delibera Comunale del 18 febbraio 2009.

A conclusione della seduta, così come risulta dal verbale, la Provincia di Milano ha dichiarato che non esistono le condizioni per concedere l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA, che è l’autorizzazione a costruire e gestire l’impianto) e ha dato 10 giorni di tempo alla M.S.E. per presentare obiezioni a questa posizione ed eventuali modifiche, integrazioni al progetto.

A QUESTO PUNTO E’ NECESSARIO TENERE ALTA LA GUARDIA E L’ATTENZIONE! E’ GIA’ SUCCESSO CHE UN PROGETTO CHE VEDEVA TUTTI CONTRARI SIA POI STATO MISTERIOSAMENTE REALIZZATO. RICORDIAMOCI DELLA DISCARICA DI INZAGO E DELL’INCENERITORE DI MALAGROTTA A ROMA (SEMPRE CERRONI).

E’ INDISPENSABILE CHE LE IMPORTANTI DECISIONI ASSUNTE NELLA CONFERENZA DEI SERVIZI DEL 14 GENNAIO VENGANO IMMEDIATAMENTE RECEPITE NEGLI ATTI AMMINISTRATIVI FORMALMENTE PREVISTI DALLE PROCEDURE.
E’ CIOE’ NECESSARIO CHE LA REGIONE LOMBARDIA CHIUDA LA PROCEDURA DI VIA DI PROPRIA COMPETENZA CON UN DECRETO REGIONALE O CON UNA DISPOSIZIONE DIRIGENZIALE DEL FUNZIONARIO COMPETENTE CHE RIPORTI UN NO DEFINITIVO E INCONDIZIONATO ALLA REALIZZAZIONE DEL GASSIFICATORE DI MEDIGLIA.

ED E’ NECESSARIO CHE LA PROVINCIA DI MILANO CHIUDA LA PROCEDURA DI AIA DI PROPRIA COMPETENZA CON UN ATTO PARALLELO EMESSO DALLE PROPRIE STRUTTURE.

UNA VOLTA OTTENUTI QUESTI RISULTATI LA GUERRA NON SARA’ ANCORA VINTA!!!
SARA’ NECESSARIO SANCIRE LA NULLITA’ DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO E ASSICURARE LA SANZIONATURA DI TUTTE LE INIZIATIVE CHE IMPROVVIDAMENTE POTREBBERO ESSERE STATE ASSUNTE NEL FRATTEMPO.

Ricordiamo che la decadenza di quell’autorizzazione restituisce all’originario uso agricolo tutto il terreno dedicato all’impianto. E che tale ripristino deve essere recepito anche dal Piano di Governo del Territorio che il Comune di Mediglia sta predisponendo.

INVITIAMO LA CITTADINANZA A INTERVENIRE AL CONSIGLIO COMUNALE APERTO PREVISTO PER IL GIORNO GIOVEDI’ 21 FEBBRAIO ALLE ORE 21 PRESSO LA PALESTRA DELLA SCUOLA MEDIA DI BUSTIGHERA E A SOSTENERE IN QUELLA SEDE IL RISPETTO DEI PROPRI DIRITTI!!!!!!!!!!

Solo dopo aver sanato l’intera vicenda dal punto di vista amministrativo e dopo aver ripristinato il sito del tritovagliatore con lo smantellamento dei ruderi sopravvissuti all’incendio e provveduto alle necessarie bonifiche, ci potremo ritenere soddisfatti. Per poterci ritenere anche garantiti per il futuro sarà necessario che l’attuale Giunta del Comune di Mediglia sia messa in condizione di non fare altri danni.
ALLA NATURALE SCADENZA DEL MANDATO ELETTORALE costoro avranno accumulato talmente tante defaillances da rende più che fisiologico un radicale ricambio amministrativo che faccia respirare finalmente aria pulita ai cittadini di Mediglia, e non solo per la bonifica del sito di Bustighera!

martedì 5 gennaio 2010

NAVIGANDO...SENZA IMPEPATA DI COZZE

IL POPOLO DELLA MERITOCRAZIA: LA MOGLIE DI TOSI TRIPLICA LO STIPENDIO E QUELLA DI BONDI DA PRESIDE AL CONSOLATO DI NEW YORK!

Che cosa non si fa per una donna: Stefania Villanova è la consorte del sindaco di Verona Flavio Tosi. Nel 2007, poco dopo l'elezione del marito, venne promossa, senza concorso e senza laurea, da semplice impiegata a dirigente nel settoreSanità. Lo stipendio balzò da 25 mila euro lordi l'anno a 70 mila. Ma chi era l'assessore regionale alla Sanità fino a poco prima? Il marito. E chi era il successore, autore della promozione? Francesca Martini, attuale sottosegretario alla Sanità, leghista e veronese pure lei. Il consigliere regionale del Pd Franco Bonfante scrisse allora che "la promozione della signora Tosi sarebbe stata la contropartita per la rinuncia del marito a correre per la carica di segretario regionale della Lega in Veneto". La signora querelò il consigliere, ma pochi giorni fa il Tribunale di Verona ha disposto l'archiviazione.

Febbrile eccitazione invece al Consolato Generale d'Italia a New York. Arriva il nuovo esperto Culturale. E' Gabrilella Podestà, l'ex moglie del Ministro Sandro Bondi. L'ultima posizione ricoperta: Preside di un liceo scentifico a Salò. Un bel salto. E' il Popolo della Meritocrazia, del fare.

Go Bananas!

(Fonte Espresso)




...mi ricorda un'analoga situazione casereccia.


Ulisse

SIAMO DEGLI 007...QUASI...FORSE...

Dalla stampa locale abbiamo appreso, grazie alle dichiarazioni del vicesindaco, che la polizia municipale si avvale di un'auto civetta.
La notizia è dettagliata...riporta: tipo d'autovettura, ditta costruttrice e quant'è costata (solo il passaggio di proprietà).


Ulisse