venerdì 22 gennaio 2010

TENTATIVO DI AUTO-RIBALTONE DELLA MAGGIORANZA CONSILIARE DI CENTRO-DESTRA AL COMUNE DI MEDIGLIA

L'articolo allegato è comparso sul quotidiano nazionale IL GIORNO lo scorso martedì 19 gennaio a firma di un informatissmo Cesare Mannucci. La notizia era naturalmente circolata tra gli addetti ai lavori già da venerdì scorso, anche per i maldestri tentativi posti in essere per ottenere sottobanco le dimissioni di alcuni consiglieri di minoranza, con approcci destrutturati al limite del delirante, che naturalmente sono miseramente falliti. Così come è miseramente fallito l'obiettivo di "costringere" il Sindaco Carla Andena e alcuni suoi fedelissimi a sottostare al Dicktat di Comunione e Liberazione e di Alleanza Nazionale. Inutile interrogarsi per ora sulle motivazioni di questo gesto estremo. Alla luce di quanto avvenuto ieri sera durante il Consiglio Comunale aperto nel corso del quale la maggioranza consiliare ha dovuto patire un vero calvario di fronte alle argomentate rimostranze della giustamente incazzata cittadinanza medigliese, possiamo solo ipotizzare che costoro hanno ben chiaro di non essere più in condizione di assolvere ai gravi compiti che hanno di fronte. Ossia che i prossimi passaggi in Consiglio Comunale del Piano di Governo del Territorio e del Bilancio saranno così problematici e irti di ostacoli da aver tentato la mossa disperata dell'azzeramento immediato e dell'aggancio alle imminenti elezioni Regionali per lucrare di un ipotetico effetto-traino. Il che significa una sola cosa: che questi signori non sono più nemmeno alla frutta; hanno già preso il caffè e, qualcuno, anche più di un ammazzacaffè. E non dimentichiamoci che poco tempo fa nessuno della Maggioranza si è sentito di sottoscrivere la mozione proposta unitariamente dalle opposizioni per portare alla discussione in Consiglio Comunale dell'operato del Sindaco e per, eventualmente, sfiduciarlo.Ciò che non si ha avuto il coraggio di fare alla luce del sole si è cercato di perseguirlo con uno squallido giochetto sotterraneo al quale per fortuna le opposizioni e la parte più responsabile della maggioranza si sono opposti con efficacia e determinazione. Dispiace che il Presidente Podestà abbia abbandonato il Consiglio Comunale aperto quasi subito con la discutibile scusa di non essere venuto ad ascoltare comizi. Purtroppo il Presidente Podestà non è stato probabilmente correttamente informato sulla situazione di Mediglia ed è rimasto "vittima" di chi gli ha fatto credere che sarebbe stata una passerella con ovazioni e lanci di fiori per il no (non ancora ratificato in atti ufficiali) della Provincia al progetto del gassificatore. Speriamo che l'accaduto lo spinga a riflettere e ad informarsi ricorrendo a persone affidabili sul reale stato delle cose.

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