martedì 2 febbraio 2010

IL CANTIERE DELLA VERGOGNA


LE RUSPE DI MANLIO CERRONI HANNO AVVIATO LO SVENTRAMENTO DI OLTRE 40.000 METRI QUADRI DI PARCO AGRICOLO SUD MILANO PER LA COSTRUZIONE DI UN IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO SULLA BASE DI UNA AUTORIZZAZIONE RILASCIATA PIU' DI TRE ANNI FA SULLA QUALE PENDONO RICORSI ED ESPOSTI... E RICORDIAMO TUTTI CHE IL PROGETTO DEL GASSIFICATORE E' STATO GIUSTIFICATO COME "NATURALE ESPANSIONE E COMPLETAMENTO DELL'IMPIANTO DI COMPOSTAGGIO"!!!!!!

7 commenti:

Diè ha detto...

Come fermiamo questo cantiere? Ma legalmente possono farlo? Vi prego, sono un tribianese che non vuole riempirsi i polmoni di diossina

Anonimo ha detto...

La nostra opinione è che legalmente non possano farlo. Perchè l'autorizzazione 545 del dicembre 2006 conteneva forse degli illeciti (fatto esposto alla Procura), era quindi illeggittima ed è stata illeggittimamente prorogata (fatto ricorso al TAR). In corso richiesta sospensione cautelare. Poi vedremo ci pagherà i danni e chi sosterrà i costi di ripristino del sito. In ogni caso l'Amministrazione Comunale di Mediglia ha delle gravissime responsabilità in quanto è accaduto e sta accadendo. E anche quella di Tribiano non è che abbia fatto molto per evitarlo! Michele Ronchi Presidente de La Fenice

il sindaco ha detto...

Caro Michele,

stante l'attuale situazione di crisi politica dell'amministrazione comunale medigliese, bisogna verificare al più presto se il sindaco Andena (dopo la cacciata dei suoi assessori con accuse esplicite di essere stati loro quelli che volevano il Gassificatore a Mediglia) ha veramente le mani libere, l'autorevolezza e soprattutto il coraggio di firmare un'ordinanza con la quale blocca e sospende i lavori appena cominciati!

Anonimo ha detto...

L'avvocato mi dice (ma sta approfondendo) che una simile ordinanza (o atto equivalente) dovrebbe essere firmato e promulgato dal Responsabile dipartimento comunale competente. Cioè presumibilmente la signora Odette Solarna che in questa storia ne ha combinate tali e tante che rischia di uscirne con le ossa rotte... Ad ogni modo l'istanza di sospensione cautelare o di sequestro arriverà comunque presto per altre iniziative in corso. Ad ogni modo non faremo mancare tutte le pressioni che servano affinchè il Sindaco si assuma le sue responsabilità. Il grosso di questa storia deve ancora essere scritto. Coraggio e fiducia! Michele Ronchi

il sindaco ha detto...

quando ero sindaco e ci trovavamo in situazioni simili a questa (ma ti assicuro che in casini come questi l'amministrazione non lo ho mai ficcata!!!) le ordinanze le firmavamo io, il segretario comunale e il dirigente del settore di competenza. Questo per aver la sicurezza di non produrre atti che si esponessero ad impugnative e perchè ciascuno, per competenza, si assumeva la propria responsabilità. Ma credo che questa che ti ho raccontato sia storia passata, ben diversa dalle persone che oggi a Mediglia occupano ruoli di responsabilità.

Anonimo ha detto...

ma che c'entra il gassificatore con l'impianto di compostaggio ?
Se fanno solo quello perchè non lasciarglielo fare ? Siamo nel parco agricolo e la produzione di compost e il suo utilizzo è cosa buona per l'agricoltura.
L'importante è non perdere di vista il vero obiettivo, cioè impedire la costruzione del gassificatore ! Quello sì !
E non iniziamo a fare confusione tra la diossina e la fermentazione naturale di avanzi di cucina e avanzi di giardino (appunto il compostaggio) sennò perdiamo di vista il problema !
NO GASSIFICATORE !!!!

Anonimo ha detto...

Gli anonimi che non si firmano non meriterebbero risposta, se non fosse che il tema è troppo importante. Se l'anonimo di cui sopra è a conoscenza delle motivazioni che Cerroni ha proposto per chiedere l'autorizzazione del gassificaore non avrebbe fatto questa obiezione. Quanto al compostaggio la nostra posizione è:
SI
a un impianto di compostaggio:
- di dimensioni sufficienti a servire il bacino territoriale di Mediglia
- di proprietà di una società municipalizzata con intervento di un privato
- localizzato nel rispetto dei vincoli di legge.

NO:
- a un impianto che riceva rifiuti in quantità esorbitanti da qualunque provenienza
- gestito da una società privata e men che meno da Manlio Cerroni
- in un sito come quello di Bustighera che è soggetto a moltissimi vincoli escludenti per legge.
Michele Ronchi